PREVISIONI 2025
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BUFFALO BILLS
Punto di forza: leadership formidabile e nuove pedine emergenti.
Josh Allen, fresco di MVP, guida con determinazione il training camp. Nonostante riposi nella Summer Classic, la sua presenza mentale regge l’intero spogliatoio. A.J. Epenesa conferma di non essere un semplice complemento, dimostrando durante il training camp momenti di dominanza (sack, pick‑6, passaggio deviato) in una stagione contrattuale decisiva . Tre’Davious White, rientrato da un anno di stop, è protagonista nelle prime puntate di "Hard Knocks", in partita diretta con il rookie Maxwell Hairston, il quale, prima di infortunarsi al ginocchio, stava impressionando per la sua aggressività e lettura del gioco .Punto debole: incertezze sul contratto e momenti di infortuni che complicano.
Il running back James Cook, pilastro offensivo nel 2024, ha scelto di non partecipare all’ultima fase del training camp a causa del suo ongoing hold-in - per il rinnovo contrattuale — una situazione che la squadra vive come “business”, ma che crea tensioni a pochi giorni dal precampionato . A questo si aggiunge l’assenza prolungata del kicker Tyler Bass, infortunato ( pubalgia ), costringendo la squadra a chiamare in extremis Ray Davis ed avviare audizioni tra kicker emergenti come Caden Davis .
I Bills entrano nel 2025 con una forte identità: MVP, Big 3 in difesa al completo e giovani pronti a fare il salto. Ma Cook in stand-by e l’incertezza sul kicking game mettono pressione proprio nella fase più delicata — la preseason. Se la squadra saprà restare unita e disciplinata, resta una contender solida. Altrimenti, gli inciampi potrebbero costare caro. -
MIAMI DOLPHINS
Punto di forza: aggressività difensiva e sviluppo QB controllato
La difesa dei Dolphins è emersa come protagonista del training camp: Willie Gay Jr., arrivato in free agency, sta dominando con blitz e coperture dinamiche, mentre Chop Robinson continua a sorprendere come pass rusher in grado di scuotere ogni serie .
In attacco, Tua Tagovailoa ha mostrato buona precisione e leadership, tenendo anche sotto controllo la gestione del back‑to‑back con Hill e Waddle . Nel frattempo, il rookie Quinn Ewers incuriosisce con prestazioni promettenti nelle red‑zone, guadagnando la fiducia del coaching staff .Punto debole: secondary lacerata dagli infortuni e tensioni nello spogliatoio
Il reparto cornerback ha subito duri colpi: Kader Kohou è stato messo fuori stagione per un infortunio al ginocchio . A questo si aggiunge l’incertezza legata a Tyreek Hill, attualmente fuori per un problema all'obliquo addominale e, con i suoi commenti forti, ha contribuito a creare spaccature nello spogliatoio .
Inoltre, l’atmosfera attorno all’allenatore Mike McDaniel è tesa: alcune scelte tecniche e la gestione del roster hanno portato ad aumentare le pressioni sulla sua posizione futura .I Dolphins stanno costruendo un nucleo difensivo solido e una QB-room bilanciata, con talento giovane in crescita. Ma tra infortuni sensibili, tensioni interne e dubbi sul ruolo di leader offensivo, la preseason diventa cruciale. Se il cammino resta ordinato e compatto, la postseason è alla portata. Altrimenti, rischiano di sciogliersi alla prima pressione.
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NEW ENGLAND PATRIOTS
Punto di forza: Drake Maye, attacco in crescita (lento ma solido).
Il secondo anno di Drake Maye con i Patriots non è una riproposizione del caos dello scorso anno. Nei primi otto giorni di training camp non ha subito nemmeno un’intercettazione, segno di una maggiore «gestione oculata del pallone» e fiducia nelle soluzioni di corto e medio raggio.
Nel joint practice con Washington del 6 agosto, l'attacco ha trovato ritmo, la linea offensiva ha retto bene e Maye è stato “praticamente perfetto” per gran parte della sessione.
Il piano offensivo ora punta su un'impostazione "fast-break", che enfatizza la mobilità del quarterback con corse disegnate e letture più rapide, mantenendo coerenza anche sotto pressione.Punto debole: linea e profondità WR monitorate con attenzione
Non si può ancora abbassare la guardia. L’OL – tra infortuni, cambiamenti e aggiustamenti – è ancora in costruzione. Inoltre, il reparto ricevitori è nuovo di zecca: Stefon Diggs è il giocatore principale, ma l’attacco deve ancora trovare profondità e continuità ai lati . Nelle sessioni più recenti sono comparsi errori, turnover e situazioni da affinare.
Il motore c’è, soprattutto con Drake Maye in campo: si intravede uno sviluppo reale. Ma l’attacco resta una tela da riempire, e se gli ingranaggi non si incastrano, rischia di incepparsi anche nei momenti decisivi.
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NEW YORK JETS
Punto di forza: difesa ricostruita per durare
I Jets hanno risposto al disastro Rodgers ricostruendo la difesa, che ora è una delle colonne portanti del progetto di Aaron Glenn. Il front seven è guidato da Quinnen Williams, con un pass rush alimentato anche da Will McDonald IV, già esploso con oltre 10 sack lo scorso anno . La secondaria mantiene alza la guardia con Sauce Gardner e D.J. Reed, mentre il nuovo coaching staff sembra aver trovato disciplina e ritmo in tutto il reparto.
Punto debole: l’attacco è ancora un tabula rasa
La vera incognita rimane l’attacco. Con l’addio di Rodgers, il nuovo quarterback titolare è Justin Fields, che arriva dai Steelers con un contratto da 40 milioni in 2 anni. Ma al training camp ha mostrato segnali di incertezza, come lentezza nel rilascio, decisioni frettolose e poca coerenza offensiva. I principali ricevitori sono Garrett Wilson (e un rinnovo costoso da top WR), Allen Lazard (voluto da Rodgers ma pronto a ricostruirsi anche senza di lui) e alcuni giovani aspiranti come il rookie tight end Mason Taylor . La linea offensiva punta sul talento giovane Olu Fashanu insieme al rookie Armand Membou, ma la protezione resta da testare seriamente .
Qui non si tratta solo di voltare pagina: è un libro nuovo. Ma se Fields non trova ritmo e il passaggio resta fragile, questa difesa non potrà portare da sola i Jets ai playoff.
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BALTIMORE RAVENS
Punto di forza: il tridente Jackson–Henry–difesa da incubo
I Ravens restano una macchina quasi perfetta. Lamar Jackson continua a crescere come leader (anche vocale) e guida un attacco che, pur rivoluzionato, non ha perso colpi. È lui a chiedere “di mettere il lavoro qui e ora”, consapevole che non basta più un talento straordinario: serve efficienza totale.
Il backfield è stato rinnovato da Derrick Henry, che nel 2024 ha stravolto ogni statistica disponibile: primo RB nella storia a superare 1.500 yard e 15 touchdown in almeno tre stagioni, e capolavoro da 186 yard nella wildcard contro i Steelers.
La difesa resta una colonna portante: profonda, feroce e credibile ai massimi livelli della lega.Punto debole: TE e kicker, alcune crepe da non sottovalutare
La battuta d’arresto è arrivata con l’infortunio — piccolo ma tempestoso — di Isaiah Likely, out per i preseason (circa sei settimane di recupero stimato). In attesa del suo ritorno, Mark Andrews dovrà assumere un peso maggiore e ricalibrare il gioco dentro il box.
In più, il leggendario Justin Tucker è stato rilasciato in estate, e al suo posto il rookie Tyler Loop ha stupito con un perfetto 7/7 nelle prime uscite, inclusa una clamorosa da 60 yard. Ma deve ancora dimostrare di reggere la pressione di stagione piena da protagonista.I Ravens hanno tutto per dominare. Con Jackson e Henry al top e una difesa che può decidere le partite — l’unica cosa che serve è coerenza nelle zone “silenziose”: tight end e special teams. Se tengono, il futuro parla chiaro.
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CINCINNATI BENGALS
Punto di forza: un attacco stellare in piena spinta
Joe Burrow si sente “vicino alla perfezione” dopo il recupero dal polso fratturato, lanciando con sicurezza durante il training camp e stimolando fiducia nel sistema offensivo . Ha anche dimostrato grande maturità nei reps, aumentando l’anticipazione e la lettura del campo, come ha sottolineato l’head coach Zac Taylor. In più, l’arrivo di tight end Noah Fant ha portato nuova energia al reparto, dimostrandosi subito parte integrante del gioco.
Punto debole: la difesa rimane un nodo cruciale
Nel 2024 la difesa ha faticato vistosamente, con criticità evidenti nel pass rush e gestione dei punti, problemi che persistono anche quest’anno. Il contrattempo più rilevante? L’assenza di Trey Hendrickson, ancora coinvolto in trattative contrattuali irrisolte, che fragilizzano l’intero reparto. Anche se in allenamento emergono piccole speranze – come le buone performance di Demetrius Knight, DJ Turner e vari giovani della secondaria – resta pesante l’incognita difensiva.
È il momento della verità: l’attacco ha il mood giusto con Burrow in forma e addetti pronti. Ma se la difesa non si raddrizza in fretta, il treno dei playoff corre già senza il motore giusto.
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CLEVELAND BROWNS
Punto di forza: difesa rinforzata e pronta per il bagno di sangue
I Browns hanno investito nell’hype con gente come Myles Garrett, ma la vera svolta si vede in profondità: Maliek Collins, preso dai 49ers, è uno dei DT più efficaci nel pass rush interno. La difesa, se ben guidata, è pronta a trascinare Cleveland anche in attesa che l’attacco trovi ritmo.
Punto debole: QB-room in tilt totale
Cinque quarterback attualmente nel roster—Watson (out per l’infortunio al tendine d’Achille), Flacco, Pickett, Dillon Gabriel e Shedeur Sanders—con due già infortunati e un rookie incerto sul destino . Sanders ha ricevuto il via libera per il primo game di preseason, ma la sua permanenza è tutt’altro che garantita. Intanto, è stato aggiunto un sesto QB, Tyler Huntley, come copertura d’emergenza.
Difesa che urla “playoff”, ma il reparto QB sembra la sceneggiatura di un thriller poco convincente. Se non emergono chiarezza e coerenza, i Browns rischiano di arrivare ultimi a furor di popolo.
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PITTSBURGH STEELERS
Punto di forza: difesa e QB veterano progettano il rilancio
La difesa resta il cuore pulsante dei Steelers, e T.J. Watt, fresco di un contratto da 123 milioni in 3 anni, è l’ariete che ribalta ogni drive avversario. Il reparto cornerbacks sembra solido come non accadeva da anni, grazie anche all’apporto di Jalen Ramsey.
Sul fronte offensivo, l’arrivo di Aaron Rodgers – anche a 41 anni – ha dato nuova credibilità e ritmo: nel “seven‑shots drill” ha già lanciato due touchdown a DK Metcalf, e ha trovato grande chimica con Roman Wilson.Punto debole: offense in costruzione e infortuni che frenano i piani
Il rookie QB Will Howard, selezionato al sesto round, si è fratturato un dito della mano dominante e salterà tutta la preseason, togliendo un’opzione importante nella QB‑room. E sul fronte difensivo, anche il primo rookie scelto, Derrick Harmon, è stato fermato da un infortunio durante gli allenamenti.
L’offense sembra in crescita ma ancora fragile: Rodgers è migliorato in settimana, ma le critiche restano, soprattutto sui social, dove è finito nel mirino con video virali della sua lentezza in alcune situazioni.Rodgers porta intelligenza e carisma. La difesa spaventa da sola. Ma se la profondità offensiva resta fragile e i giovani inciampano subito, gli Steelers rischiano di trovarsi presto sul filo del rasoio.
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HOUSTON TEXANS
Punto di forza: difesa costruita sul talento e leadership
Houston resta una squadra costruita dall’interno verso l’esterno. Will Anderson Jr., nella Top 100 NFL al #46, continua a dominare con 11 sack e leadership concreta. Al suo fianco spicca Derek Stingley Jr., ora il cornerback più pagato della lega, emerso come una colonna per la secondaria. Il coaching staff guidato da DeMeco Ryans trasuda fiducia: "Good is the enemy of great" è il nuovo mantra, e il roster lo respira ogni giorno.
Punto debole: attacco in fase di ricostruzione con alcune assenze pesanti
Ad inizio training camp, i Texans hanno dovuto adattarsi a un nuovo sistema offensivo con il coordinatore Nick Caley. C.J. Stroud ha mostrato resilienza e ottimismo nonostante alcune difficoltà, focalizzandosi sulla costruzione del processo più che sui risultati immediati. Ma il backfield è in emergenza: Joe Mixon è in forte dubbio per l’inizio della stagione a causa di un persistente infortunio al piede, e Nick Chubb è stato aggiunto a titolo precauzionale. Tra i rookies, Woody Marks cresce nel ruolo di riserva; Dameon Pierce è rientrato dagli acciacchi . Anche la linea offensiva ha bisogno di tempo: giovani come Aireontae Ersery stanno provando a sostituire in modo credibile titolari infortunati. In più, il ricevitore esplosivo Tank Dell resterà out per l’intera stagione per un grave infortunio al ginocchio.
Sotto la guida di Ryans, la difesa è un colpo da playoff. Ma se Stroud non trova ritmo offensivo e Mixon resta a lungo lontano dal campo, la scarica esplosiva che serve non arriverà — e la loro corsa potrebbe interrompersi prima del previsto.
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INDIANAPOLIS COLTS
Punto di forza: una difesa finalmente credibile
Dopo anni di criticità, la difesa dei Colts mostra segnali inequivocabili di risveglio. L’arrivo del nuovo coordinatore Lou Anarumo si fa sentire: il sistema è più aggressivo e ben orchestrato, con una linea che ora può contare su nomi solidi come DeForest Buckner e il promettente rookie JT Tuimoloau, fresco secondo giro e pronto a dare fiato all’edge rush insieme a Laiatu Latu. In più, la secondaria si rafforza con l’apporto di veterani come Charvarius Ward e Cam Bynum.
La dirigenza sembra trasmettere la giusta mentalità e la squadra la assorbe sul campo.Punto debole: quarterback e linea da rimettere in carreggiata
L’incertezza sul passaggio continua a gravare: Anthony Richardson, quando in salute, è un fenomeno, ma stato fisico cedevole e prestazioni altalenanti lo espongono a pressioni costanti. Quest’anno la concorrenza è arricchita da Daniel Jones, arrivato con tutta l’esperienza che manca al rookie.
Sul fronte offensivo, la linea ha visto cambiamenti significativi: l’estensione del left tackle Bernhard Raimann a 100 milioni dimostra fiducia, ma il reparto è ancora incerto .
In aggiunta, l’attacco subisce il colpo dell’infortunio di Salvon Ahmed, running back in lotta per un posto, colpito da un tackling irregolare.La difesa ora può decidere le partite. Ma se Richardson resta sporadico e l’offense non solidifica sensibilmente, i Colts rischiano di restare intrappolati tra grinta e impotenza.
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JACKSONVILLE JAGUARS
Punto di forza: versatilità esplosiva e rinforzi mirati
Il draft ha prodotto una svolta: il rookie Travis Hunter è stato inserito nel depth chart come WR titolare e backup cornerback, incarnando un ruolo inusuale ma potenzialmente devastante. Allenarsi su entrambi i lati del campo lo rende un talento “unicorno” nel roster. In attacco, il duo LAWRENCE–BROWN funziona: Trevor Lawrence ha ripreso confidenza, con Parker Washington e Dyami Brown che si stanno imponendo con giocate importanti in allenamento e la certezza di Brian Thomas Jr.
Punto debole: troppi pezzi nuovi e un’offense ancora da rodare
Il sistema offensivo sotto Grant Udinski è in fase di costruzione, con l’offensive line ancora in trasformazione e il gioco di corsa che resta un rebus da risolvere.
La difesa ha gli occhi puntati su un nuovo schema tattico, ma il pass rush e l’esecuzione rimangono sotto esame nei primi giorni di training camp.
I Jaguars stanno osando: dual-role di Hunter, mentalità fresca e Lawrence più rifinito. Ma la vera domanda resta—questa squadra può inventare una stagione con fondamenta ancora traballanti?
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TENNESSEE TITANS
Punto di forza: secondaria da TOP 5
L’aggiunta del veterano Quandre Diggs, tre volte Pro Bowl, ha trasformato il reparto safety, rendendolo probabilmente il più profondo dell'intera NFL. Diggs affiancherà Amani Hooker e Xavier Woods, con il rookie Kevin Winston Jr. pronto a inserirsi quando tornerà da un infortunio al ginocchio. Questa sovra-qualità rischia di lasciar fuori buoni backup, ma aumenta notevolmente la solidità difensiva del back-end.
Punto debole: Offense in ritardo e quarterback sotto pressione
Il rookie QB Cam Ward, primo assoluto del draft 2025, è al centro delle speranze offensive, ma il suo auto-criticalismo — definendo il sistema "very mid" per la lentezza e la precisione — preoccupa. Ha già commesso quattro intercetti in due sessioni con il casco, e coach Callahan insiste sull’aspetto mentale come cardine della crescita.
Il reparto offensivo è ulteriormente complicato da infortuni chiave: Treylon Burks è già finito in IR per una clavicola rotta, e la squadra ha chiamato il WR Ramel Keyton come sostituto.
Difesa profonda e talentuosa, sì. Ma senza un QB che guida con sicurezza e un attacco che funziona da squadra, il piano di ricostruzione rischia di rimanere un esperimento incompiuto.
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DENVER BRONCOS
Punto di forza: la linea difensiva prende forma
Dopo stagioni di montagne russe, la difesa dei Broncos comincia a mostrare una nuova identità sotto la guida di Vance Joseph. Il pass rush, guidato da Nik Bonitto e Jonathon Cooper, è migliorato nella seconda metà del 2024. L’arrivo del DT Malcolm Roach e la crescita di giovani come Drew Sanders portano nuova energia al front seven. Inoltre, la secondaria con Patrick Surtain II resta tra le migliori della lega: lockdown corner con istinti élite. Una base giovane ma con upside altissimo, soprattutto se riescono a restare sani e disciplinati.
Punto debole: un attacco ancora da sgrezzare
L'era post-Russell Wilson ha preso forma e il progetto Bo Nix ha già mostrato segnali incoraggianti. Tuttavia, l’attacco nel suo insieme deve ancora trovare continuità e fluidità. Il talento non manca: Courtland Sutton ha appena rinnovato e sarà il WR1 indiscusso, ma il reparto ricevitori nel complesso necessita di maggiore profondità. Anche la linea offensiva, pur in crescita, fatica a garantire protezione costante e apre pochi varchi nel gioco di corsa. In sintesi: ci sono basi solide, ma l’efficienza offensiva deve salire di livello per permettere a Nix di esplodere del tutto.
Bo Nix è la risposta a Denver? Forse. Ma se sbagliano ancora il QB, rischiano di affondare nell’anonimato più a lungo dei Raiders post-2002.
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KANSAS CITY CHIEFS
Punto di forza: stabilità, leadership rinnovatasi con forza
I Chiefs entrano nella stagione con Patrick Mahomes, Andy Reid e Travis Kelce ancora al timone, simboli di continuità e ambizione incrollabile. Il training camp evidenzia un'energia competitiva rinnovata, con Kelce sempre pronto a dare esempio, e Mahomes già focalizzato sul miglioramento del gioco profondo dopo un 2024 sottotono. Inoltre, i ritorni agli allenamenti di Kristian Fulton (CB) e Drue Tranquill (LB) aumentano la solidità difensiva. Trey Smith ha firmato un nuovo contratto da record per la sua posizione, ottenendo più flessibilità salariale per il resto del roster. Anche George Karlaftis è stato esteso con un quinquennale importante, blindando la pass rush.
Punto debole: linee fragili e gestione del cap ancora da governare
L’O-line resta un settore sotto osservazione: il rookie Josh Simmons lotta per il ruolo da titolare con il veterano Jaylon Moore. La linea salariale ha guadagnato margine grazie all’intesa con Trey Smith, portando lo spazio disponibile a circa 20 milioni di dollari, ma resta limitato in un contesto dove ogni rinnovo sarà penalizzante.
Kansas City resta una contender per definizione: la leadership è intatta, nuovi giovani ballano sotto i riflettori, e lo spirito di rivincita è vivo. Ma se le nuove leve non tengono il passo e il salary cap dovesse tirare troppo, anche l’alveare più solido può vacillare.
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LAS VEGAS RIDERS
Punto di forza: una difesa che finalmente fa paura
Sotto la guida di Pete Carroll e del coordinatore difensivo Patrick Graham, i Raiders mettono in mostra una difesa finalmente solida e aggressiva. Il front seven, orientato al pass rush, conta su Maxx Crosby come leader emotivo. Dopo l’addio di Christian Wilkins, il reparto resta competitivo grazie ad innesti precisi: Elandon Roberts dona esperienza al linebacker group; Eric Stokes rafforza la secondaria; Raheem Mostert, seppur attaccante, indica l’intensità voluta nel coaching staff. Il piano è stato chiaro fin dall’inizio del training camp.
(Si noti che Lonnie Johnson Jr. è out per infortunio a una gamba, una perdita importante nella profondità della safety).
Punto debole: attacco ancora in cantiere
Il reparto offensivo è un cantiere aperto. Il nuovo QB titolare è Geno Smith, arrivato via trade dai Seahawks, con il ruolo di riportare fiducia e solidità. Davante Adams è stato ceduto ai Jets e ora è ai Rams, confermando l’addio definitivo. Al suo posto, il grupo WR si è rivoluzionato: in campo ci sono ora Jakobi Meyers, il giovane Terrace Marshall e il rookie Dont’e Thornton. Il running game, affidato a Ashton Jeanty, deve ancora trovare fluidità, e la linea offensiva presenta ancora punti deboli nei tackle. Serve coerenza e creatività per consentire all’attacco di funzionare davvero.
Difesa con fame da playoff. Attacco alla ricerca di un’anima. Se ancora oggi l’unico valore è alzare muri, Las Vegas rischia di restare un’opera incompiuta.
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LOS ANGELES CHARGERS
Punto di forza: costruzione fisica e talento giovane che esplode
I Chargers si presentano con un imprinting chiaro: sono “bulldozer” sul campo. Jim Harbaugh ha modellato una linea solida, rinforzata internamente da Zion Johnson e Bradley Bozeman. In difesa, giocatori come Teair Tart, Da’Shawn Hand e Jamaree Caldwell stanno mostrando una fisicità crescente e presenza tattica notevole. Nel frattempo, il rookie WR KeAndre Lambert‑Smith si sta guadagnando spazi importanti: già protagonista con grandi ricezioni dal training camp alla preseason. Il backup QB Trey Lance ha convinto nell’esordio con la maglia da titolare.
Punto debole: roster incerte e colpi pesanti alle fondamenta
La perdita di Rashawn Slater, out per stagione a causa di una rottura al tendine rotuleo, è stata una doccia fredda: era il blocco della protezione per Herbert e guida della linea. Anche sulla profondità a WR ci sono incertezze: il veterano Mike Williams si è ritirato dopo avere dato segnali incerti durante il camp.
I Chargers puntano a risorgere grazie a muscoli, fisico e nuovi talenti emergenti. Ma il vuoto lasciato da Slater e le incertezze sui ricevitori rischiano di regredire la difesa del QB e scombinare i piani di Harbaugh. Se la linea regge e i giovani confermano, si può puntare ai playoff. Altrimenti... sarà un’altra settimana da incubo.
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ARIZONA CARDINALS
Punto di forza: offensive backfield e talento offensivo
Il punto forte dei Cardinals risiede nel backfield e nel gioco offensivo in generale. Tre giocatori di calibro — Kyler Murray, Marvin Harrison Jr. e Trey McBride (tight end meglio pagato della storia, con un rinnovo quadriennale da 76 milioni) — sono il cuore pulsante del reparto, con Murray che entra in campo con grande pressione ma fiducia ritrovata.
Marvin Harrison Jr. ha mostrato durante il training camp una fisicità superiore (cresciuto quasi 5 kg) che lo ha aiutato a rendere più incisivo nel red zone.
La squadra ha anche investito in difesa: veterani come Calais Campbell e Josh Sweat, insieme a promettenti rookie come Walter Nolen, Will Johnson e Jordan Burch, rafforzano il front frontale.Punto debole: linebackers e secondaria ancora traballanti
Il reparto linebacker resta un punto critico per la squadra: non ancora maturo o affidabile al livello necessario, resta la principale incognita difensiva. Anche la copertura secondaria è un work in progress: infortuni e rotazioni rendono rischioso contare su concreta continuità.
Murray e talento offensivo da primato, sì. Ma se la difesa non si solidifica, l’ambizione rimane inascoltata. Ora bisogna giocare bene, e farlo tutti insieme.
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LOS ANGELES RAMS
Punto di forza: ricezione stellare e gioco corsa solido
L’arrivo di Davante Adams ha dato subito carisma e imprevedibilità al reparto ricevitori. Negli allenamenti ha dominato e ha costruito subito intesa con il QB titolare. Puka Nacua resta un altro punto fermo del passing game, supportato da Tutu Atwell e un gruppo di ricevitori giovani affamati.
Nel backfield, l’estensione triennale da 33 milioni di dollari a Kyren Williams, dopo le oltre 2.500 yard percorse nel 2024, garantisce stabilità e fisicità alla corsa.Punto debole: quarterback insicuro e difesa da rimettere in sesto
Matthew Stafford resta il titolare, ma i torcicollo al dorso lo tengono ai box durante il training camp, con la sua presenza per la Week 1 ancora da valutare. Nelle sessioni, su di lui incombono stress tattici e assenza di ritmo, mentre Jimmy Garoppolo si conferma solido come backup: efficace e senza errori sotto pressione.
In difesa, la linea ha mostrato organizzazione e aggressività, ma serve ancora maggiore continuità per avere impatto reale sulla stagione.Un’aggiunta suggestiva: Aaron Donald ha fatto un'incursione al training camp e non ha escluso un eventuale ritorno in caso di trade dell’elite pass rusher Micah Parsons — un’ipotesi che farebbe tremare la NFC West.
Adams illumina l’attacco e Williams ristabilisce la potenza. Ma Stafford traballa, la difesa ha bisogno di rodaggio. Se i pezzi non si ingranano, il titolo resterà un'illusione difficile da realizzare.
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SAN FRANCISCO 49ERS
Punto di forza: tight end d’élite & corsa verso il ritorno
George Kittle continua a essere la spina dorsale dell’attacco, dominando sia nel gioco dopo la ricezione che nel blocking, risultando tra i migliori tight end della lega. Le sue giocate e la sua leadership fanno la differenza ogni snap.
Alla guida dell’attacco c’è Brock Purdy, ora con un contratto milionario e padre da poco, che si sta ricostruendo fiducia giorno dopo giorno.
Il ritorno di Robert Saleh come coordinatore difensivo porta un ritorno alle basi e all’energia tanto auspicata. Inoltre, il front office ha valorizzato i ruoli con rookie difensivi chiave come Mykel Williams, Upton Stout, e Renardo Green, tutti pronti per trovare spazio e protagonismo.Punto debole: difesa troppo giovane e buchi in corsa
La difesa, pur rinnovata, è in fase di ricostruzione e il reparto DT rimane un grave punto critico. Le partenze di figure chiave come Maliek Collins e Javon Hargrave lasciano il reparto scoperto e affidato (per ora) a rookie come Alfred Collins e C.J. West.
La secondaria è anch’essa fragile, con pochi corner esperti: Lenoir, Green (fuori per infortunio), Upton Stout e un veterano come Eli Apple sono troppo pochi in caso di injury.
In attacco, l’unità wide receiver è più debole del previsto: infortuni a Ricky Pearsall, Brandon Aiyuk e incertezza sul rinnovo di Jauan Jennings aggravano ulteriormente la situazione.Se Kittle spalanca le stanze, Purdy guida la carica e Saleh scuote la difesa, i Niners hanno possibilità reali di riscatto. Ma con troppe incognite in difesa e una WR-room fragile, serve una coesione immediata e senza alibi.
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SEATTLE SEAHAWKS
Punto di forza: una difesa che non perdona
Sotto la guida del nuovo head coach Mike Macdonald, i Seahawks mostrano una difesa integra e aggressiva. Devon Witherspoon e Riq Woolen formano una coppia di corner estremamente solida, mentre Julian Love ha firmato una extension importante nel 2024 e resta il perno della secondaria. Da segnalare anche la crescita di giovani promettenti come Nick Emmanwori e D’Anthony Bell, autori di intercetti e giocate decisive durante il training camp. Inoltre, veterani come DeMarcus Lawrence sono stati visti migliorare i rookie, mentre l'intensità nelle sessioni è palpabile per una secondaria da TOP 5.
Punto debole: attacco ancora in cerca di identità
Il nuovo QB titolare è Sam Darnold, fresco di contratto triennale dopo una stagione da Pro Bowl con i Vikings nel 2024. Le aspettative sono alte, ma l’adattamento al sistema di Macdonald è ancora in fase iniziale. Il backup sarà scelto tra Jalen Milroe e Sam Huard. Inoltre, l’offensive line subisce turbolenze per l’assenza di Charles Cross (out per infortunio), con la linea che viene rimaneggiata senza certezze definitive. Tra i WR, emergenti come Tory Horton e altri giovani si stanno guadagnando minuti, ma serve ancora qualità e coesione.
Difesa profonda e talentuosa, sì. Ma se Darnold non trova subito ritmo e la linea non resta coesa, anche le migliori giocate potrebbero non bastare per rivoltare la stagione.
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MINNESOTA VIKINGS
Punto di forza: infrastruttura di roster perfettamente equilibrata
La squadra arriva da un sorprendente record di 14–3 nel 2024, ma eliminazione in Wild Card. La linea offensiva è stata rinforzata con Will Fries, Ryan Kelly e il rookie Donovan Jackson, offrendo integrità e profondità cruciali. In difesa, nuovi innesti come Jonathan Allen e Javon Hargrave insieme a Tyrion Ingram-Dawkins danno una dimensione fisica e tattica superiore alla linea difensiva. La secondaria resta tra le migliori, e Byron Murphy Jr., esteso per tre anni, è una sicurezza in cabina di regia difensiva.
Punto debole: quarterback al debutto su un palcoscenico troppo elevato
Il nuovo titolare è J.J. McCarthy, scelta n°10 del draft 2024, pronto a guidare un attacco ambizioso dopo una stagione costellata da 14 vittorie — ma senza pressione di riserva: Darnold è andato via. Critiche da alcune fonti lo definiscono un potenziale bust, anche se l’ambiente a Minnesota lo incensa per adattamento al sistema O’Connell e il talento a disposizione. Sam Howell, attualmente in ruolo di backup, non sta convincendo nel training camp, sollevando dubbi sulla profondità nella QB-room. È considerato materia di studio l'interazione di McCarthy con attacco e linea: se limitasse gli errori e si gestisse con costanza, i Vikings sarebbero candidati al titolo .
Una squadra strutturata per vincere. Ma quando affidi il cuore alla gioventù, serve temperamento più che talento. Se McCarthy tiene la barra dritta, i playoff sono un orizzonte obbligato. Altrimenti, rischiano di rimpiangere lo status da contender.
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GREEN BAY PACKERS
Punto di forza: esperienza, talento e profondità strategica
L'estensione da $88 milioni in quattro anni per Zach Tom, caposaldo dell’O-line in grado di coprire tutti i ruoli di trincea, stabilisce una base solida per proteggere Jordan Love e stabilizzare il gioco interno. In attacco, l'aggiunta di Mecole Hardman porta velocità e versatilità anche sui ritorni; e l'acquisto di Aaron Banks rafforza ulteriormente la guardia sinistra. In difesa, il ritorno in campo di Quay Walker dopo l’infortunio rilancia il reparto linebacker, mentre il rookie Edgerrin Cooper si sta guadagnando spazio e fiducia. La secondaria rinasce con la performance stellare di Omar Brown, che ha raccolto tre intercetti a Family Night, sottolineando l'emergere di talenti emergenti.
Punto debole: infortuni chiave, depth-issues e ricerca di continuità
Cornerback di primo piano, Nate Hobbs, è fuori per menisco operato e dovrebbe tornare solo a stagione inoltrata, aprendo il fronte corner a sostituzioni improvvisate. Emanuel Wilson è out per un infortunio al ginocchio, lasciando un vuoto nel backfield. Alcuni ruoli chiave, come quello di WR “da un milione di dollari”, rimangono scoperti; gli sforzi per riabbracciare Davante Adams non si sono concretizzati, lasciando un buco di identità offensiva.
I Packers hanno costruito il roster con precisione e cervello: O-line blindata, talento giovane in difesa e profondità tattica. Ma se non tengono, il vuoto nei ruoli chiave può trasformare il sogno playoff in un incubo già ad ottobre.
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CHICAGO BEARS
Punto di forza: una linea offensiva finalmente d’élite
Per anni, la trincea è stata il tallone d’Achille di Chicago. Oggi, grazie alle acquisizioni di Joe Thuney, Drew Dalman e Jonah Jackson, quella stessa linea è considerata una delle più efficaci della NFL.
In particolare, Thuney è tra i migliori pass blocker degli ultimi anni, Dalman si integra perfettamente nello schema di Ben Johnson come zone blocker, mentre Jackson aveva già familiarità con il sistema dell’attuale coach.Punto debole: running back ancora un cantiere aperto
È l’unico reparto offensivo in cui non è stato fatto alcun upgrade significativo in offseason. Le riserve attuali non instillano fiducia sul breve o medio termine.
Situazione QB/Offense sotto pressione
Caleb Williams è sotto i riflettori nel suo secondo training camp, ma l’avvio è stato complicato. Errori e passaggi deboli hanno messo in allarme i tifosi, anche se Johnson ha elogiato il suo sviluppo interno. L’efficienza del nuovo attacco, eredità del sistema prospero in Detroit, è cruciale per far decollare la stagione.
Chicago ha finalmente costruito una base solida: una linea potente, un nuovo coach, talento giovane che fa gola. Ma Williams deve trovare ritmo e i RB contribuire, altrimenti tutto rischia di cadere a metà corsa.
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DETROIT LIONS
Punto di forza: un attacco che ha fatto la storia
I Lions arrivano da un incredibile record di 15–2, primo seed nella NFC e miglior differenziale punti della lega. Guidati da Jahmyr Gibbs, che ha chiuso con un primato di 20 touchdown in stagione, detiene il secondo posto nella storia della franchigia (primo nella storia moderna), mentre l’attacco ha dominato segnando 564 punti totali—il quarto punteggio più alto mai registrato nella NFL.
Punto debole: la difesa è sotto tiro, tante ferite aperte
Nonostante il grande successo offensivo, la difesa ha pagato un prezzo salato. Gli infortuni ai DT Alim McNeill (ACL), Levi Onwuzurike (stagione finita) e il linebacker Malcolm Rodriguez, tutti sull’IR, hanno decimato il front seven.
Di conseguenza, la depht resta precaria, anche se il reparto difensivo interno ha recuperato con l’arrivo di altri rimpiazzi nei ruoli chiave.
Inoltre, durante il Training Camp la difesa continua a sovrastare l’attacco: notevoli prestazioni di Aidan Hutchinson, con 3 sack nel solo day 8, e lucidità di Brian Branch in blitz e copertura. I Kickoff di Hall of Fame Game hanno invece evidenziato limiti offensivi, con cinque turnover e protezioni fragili sotto pressione.Il capolavoro offensivo è già realtà, ma la stagione dipenderà da quanto la difesa recupererà. Se le ferite interne non guariranno presto, il sogno Super Bowl rischia di rimanere incompiuto.
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NEW ORLEANS SAINTS
Punto di forza: nuove leve e flessibilità difensiva
Con il ritiro di Derek Carr, il roster QB è stato rivoluzionato: Tyler Shough, scelto al secondo giro del Draft 2025, ha firmato un contratto da 4 anni e 10,8 milioni completamente garantiti, diventando l’uomo su cui la franchigia punta per il futuro.
I cornerbacks giovani stanno ricevendo fiducia: Kool‑Aid McKinstry, al suo secondo anno, è emerso con prestazioni solide sul campo, e il rookie linebacker Danny Stutsman si è già fatto notare per aggressività e fisicità.
Sul fronte interno, la mossa tattica di spostare Trevor Penning da offensive tackle a guard, secondo il DT Khalen Saunders, è stata una delle migliori dell’offseason – un colpo che potrebbe ridare slancio al reparto.Punto debole: caos QB, ritiri pesanti e buchi sulla linea
L’uscita di scena a sorpresa di Derek Carr ha costretto i Saints a ristrutturare il reparto, che ora vede una battaglia tra Shough, Spencer Rattler e Jake Haener —con l’undrafted Hunter Dekkers già tagliato dopo poco.
In difesa, l’addio di Tyrann Mathieu lascia un vuoto difficile da colmare nel reparto safety, rendendo cruciale l’innesto di Justin Reid e la pressione su rookie come Jonas Sanker Canal Street Chronicles.
Inoltre, l’O-line perde un pezzo importante: il rookie Nick Saldiveri sarà out per tutta la stagione. Il richiamo di Shane Lemieux serve a tamponare ma il reparto resta fragile.I Saints sono sull'orlo di una nuova era: giovani talenti offensivi, mosse difensive coraggiose e un coaching staff innovativo. Ma senza stabilità al QB e senza recuperare alcune pedine fondamentali, il rischio è restare a metà strada. È il loro banco di prova irripetibile.
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TAMPA BAY BUCCANEERS
Punto di forza: un attacco esplosivo in pieno ritmo
La scorsa stagione è stata da record offensivo. Baker Mayfield si è confermato autore di una campagna storica con 41 touchdown e oltre 4.500 yard pass, segnando nuovi massimi per la franchigia. I Bucs si sono distinti con il quarto attacco più prolifico della lega, dominando in terza down e end zone. Adesso, con l'arrivo di veterani come Teddy Bridgewater porta esperienza necessaria nella QB‑room, viste le defezioni di Michael Pratt e Kyle Trask. Nel training camp, giovani come Yaya Diaby stanno facendo la differenza: coach Todd Bowles loda il suo miglioramento tecnico come pass rusher, soprattutto grazie alle nuove leve come Haason Reddick che insegnano come usare le mani.
Inoltre, Shilo Sanders, il fratello di Shedeur, si sta facendo spazio a suon di buone letture difensive e attitudine in spogliatoio: Bowles stesso ha elogiato la sua leadership nonostante non sia ancora sicuro un posto in roster.Punto debole: la secondaria resta il tallone d’Achille
Nonostante qualche luce, è proprio la defesa del back‑end a preoccupare. Il reparto è il punto più fragile dei Bucs: infortuni, ridotta profondità e rendimento altalenante tengono alta la soglia del rischio.
Il sistema offensivo è stato costruito per attaccare a testa bassa. Ma se la secondaria non si rassoda e i giovani del reparto difensivo non confermano, il gioiello rischia di spezzarsi nei momenti decisivi. Tampa punta forte – resta da capire se sarà un colpo da urlo o un incidente di percorso.
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CAROLINA PANTHERS
Punto di forza: rinforzi difensivi e un WR “natale”
Dopo aver chiuso al fondo della NFL nel 2024, i Panthers hanno reagito in offseason con mosse decise: hanno liberato spazio tagliando Jadeveon Clowney e investito in giocatori di valore come Tershawn Wharton, Bobby Brown III, e soprattutto il free agent Tre’Von Moehrig con un accordo triennale da 51 milioni. La squadra ha completato il reparto aggiungendo il corner Mike Jackson, già protagonista della scorsa stagione con 17 pass breakups e ora garantito per altri due anni.
In attacco, il giovane QB Bryce Young punta a confermare l'ottima chiusura del 2024, supportato da un duo WR con il 1° round Tetairoa McMillan e il veterano Adam Thielen, mentre la linea offensiva è stata ricomposta con certezze come Brady Christensen e Austin Corbett .Punto debole: QB-room incerta e timeout nella secondaria
L'infortunio al pollice di Jaycee Horn dopo un piccolo incidente automobilistico lo rende “day-to-day”, sebbene l’accordo milionario lo confermi come pilastro futuro .
Inoltre, nonostante il potenziale, la quarterback-room resta in divenire: Bryce Young è il titolare, ma serve orbitare in certezze; il tight-end Tommy Tremble è ancora in recupero post operazione alla schiena .I Panthers hanno alzato l’asticella: difesa rinnovata, WR classe ’25 in rampa di lancio, QB giovane e aggressivo. Ma la stagione dipenderà da quanto velocemente Young troverà sintonia con l’attacco e da quanto velocemente la difesa tornerà a mordere. È l’anno della svolta—o dell'ennesimo reset.
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ATLANTA FALCONS
Punto di forza: salto di qualità offensivo e quarterback protagonista
Dopo il miglior inizio dal 2016 a questa parte (8–9 nel 2024), l’anno nuovo porta una vera svolta: il rookie Michael Penix Jr. ha conquistato il posto da titolare grazie a un training camp solido, già caratterizzato da lanci profondi precisi e crescente fiducia con Drake London, già leader tra i WR . In attacco, la vera sorpresa è il duo di running back. Bijan Robinson continua a galoppare verso cifre storiche, affiancato da Tyler Allgeier, solido e produttivo, con il reparto RB (insieme a Carlos Washington JR.) finalmente affidabile in ogni situazione. Il reparto difensivo fa vedere un pass rush vivo, grazie alle emergenti star rookie come James Pearce Jr. e Jalon Walker, che si alternano efficacemente con i veterani. Anche la secondaria sembra rinvigorita: Jordan Fuller, Xavier Watts e DeMarcco Hellams si contendono i posti guariti nonostante il turnover.
Punto debole: profondità dubbie e pochi punti fermi
Nonostante le luci offensive, la profondità difensiva e sulla linea è ancora un’incognita. I media restano scettici; molti posizionano i Falcons nella parte bassa della NFC, segnalando ancora rischi di underperformance. In più, competizioni serrate nelle secondarie e in alcune posizioni chiave possono diventare destabilizzanti se il ritmo non si mantiene alto.
Atlanta ha in mano una vera chance di riscatto: un attacco vibrante, un rookie QB in fiducia e difesa in costruzione, ma motivata. Se la pressione resta alta e la depth regge, l’obiettivo playoff è realistico. Altrimenti, la reputazione di squadra “promessa interrotta” pesa già come un macigno.