MINNESOTA VIKINGS
Punto di forza: infrastruttura di roster perfettamente equilibrata
La squadra arriva da un sorprendente record di 14–3 nel 2024, ma eliminazione in Wild Card. La linea offensiva è stata rinforzata con Will Fries, Ryan Kelly e il rookie Donovan Jackson, offrendo integrità e profondità cruciali. In difesa, nuovi innesti come Jonathan Allen e Javon Hargrave insieme a Tyrion Ingram-Dawkins danno una dimensione fisica e tattica superiore alla linea difensiva. La secondaria resta tra le migliori, e Byron Murphy Jr., esteso per tre anni, è una sicurezza in cabina di regia difensiva.
Punto debole: quarterback al debutto su un palcoscenico troppo elevato
Il nuovo titolare è J.J. McCarthy, scelta n°10 del draft 2024, pronto a guidare un attacco ambizioso dopo una stagione costellata da 14 vittorie — ma senza pressione di riserva: Darnold è andato via. Critiche da alcune fonti lo definiscono un potenziale bust, anche se l’ambiente a Minnesota lo incensa per adattamento al sistema O’Connell e il talento a disposizione. Sam Howell, attualmente in ruolo di backup, non sta convincendo nel training camp, sollevando dubbi sulla profondità nella QB-room. È considerato materia di studio l'interazione di McCarthy con attacco e linea: se limitasse gli errori e si gestisse con costanza, i Vikings sarebbero candidati al titolo .
Una squadra strutturata per vincere. Ma quando affidi il cuore alla gioventù, serve temperamento più che talento. Se McCarthy tiene la barra dritta, i playoff sono un orizzonte obbligato. Altrimenti, rischiano di rimpiangere lo status da contender.