CAM SKATTEBO
ISTINTO DA FULLBACK, MANI DA SLOT, ANIMA DA RB
Nel football moderno, i running back si dividono sempre più tra specialisti: chi riceve, chi corre in esterno, chi protegge. Poi ci sono quei giocatori “fuori sagoma”, che non si incasellano facilmente. Cam Skattebo è uno di loro. Non è veloce. Non è il più longilineo. Eppure è esattamente quel tipo di atleta che ogni attacco NFL vorrebbe schierare nel momento in cui il down diventa una guerra.
TIPOLOGIA DI GIOCATORE: HYBRID-BACK DA FOOTBALL OLD-SCHOOL
Skattebo non ha il profilo fisico del classico feature back NFL (178 cm x 96 Kg), ma ciò che lo distingue è la densità fisica, la capacità di assorbire il contatto e restare in piedi, macinando yard post-collisione. Il suo baricentro basso lo rende stabile anche in mischia, mentre le sue gambe non si fermano mai: più che un ballerino è un martello.
Non è solo un “power runner”. La sua vera forza è l’intelligenza funzionale: legge bene i blocchi, anticipa le letture difensive e si adatta alla pressione laterale. In zona outside, ha la pazienza di aspettare la breccia. In zona inside si infila dove altri non ci proverebbero nemmeno.
RICEZIONE: MANI EDUCATE, CORPO DA MISMATCH
Il tratto distintivo del suo gioco è la versatilità. A differenza di altri running back potenti, Skattebo può essere schierato in slot, motion, oppure in backfield come fullback da schema spread. Le sue mani sono sicure - usato in screen, flare, wheel route e persino su route corte over-the-middle.
Non corre tracciati raffinati, ma è affidabile: uno dei pochi RB che puoi usare come check-down sicuro e anche come fake target per disegnare marcature sbagliate. Questo lo rende tatticamente prezioso in situazioni di terzo down o in red zone, dove i suoi movimenti costringono i linebacker a rivelare coperture.
PASS PROTECTION: TECNICO, DISCIPLINATO, SOTTOVALUTATO
Un aspetto trascurato ma cruciale del suo profilo NFL è la protezione del passaggio. Skattebo è uno dei pochi rookie RB 2025 in grado di riconoscere blitz pre-snap, comunicare con la linea e prendersi l’impatto di un edge o di un safety in piena corsa. Usa bene la leva, piazza le mani in modo pulito e, pur non avendo la lunghezza ideale, riesce a contenere per 2-3 secondi. Lui è il tipo di giocatore che guadagna fiducia dagli offensive coordinator perchè non compromette il timing del QB.
COME PUO’ ESSERE UTILIZZATO IN NFL
Con i Giants, Skattebo si inserisce in un contesto interessante: affiancato a Tyrone Tracy jr. (più esplosivo, agile, esterno), può diventare la metà “Thunder” del duo. Ma non limitatevi a pensarlo come short-yardage back. Il suo lato ottimale è:
RB2 con snap da RB1 in schemi power o zone blocking
Situational back su 3° down, goal-line e red zone
H-back in formazioni 21 o 22 personnel, anche in motion o decoy
Punt protector o gadget player su fake punt (si, l’ha già fatto a livello college)
Il suo stile richiama vagamente quello di un giovane Kyle Juszczyk, con più produzione palla in mano. E c’è qualcosa anche del vecchio Peyton Hills, ma con maggiore consapevolezza tattica.
PUNTI CRITICI DA MONITORARE
Accelerazione limitata: dopo la linea di scrimmage non strappa, ha bisogno di spazi già aperti o schemi dove la lettura anticipa il difensore
Resistenza sulla lunga distanza: se usato troppo, la sua efficienza tende a calare. Non è da 25 portate a partita
Fumble da limitare: soprattutto dopo contatti doppi, tende ad allentare il grip
PROIEZIONE REALISTICA (2025)
Skattebo non sarà protagonista da highlights NFL, ma sarà quello che fa vincere terzi down. Il tipo di giocatore che i coach tengono in campo nei momenti pesanti, anche senza portargli la palla. Secondo me con un uso intelligente, potrebbe:
Totalizzare 600-800 yard totali (corsa + ricezione)
Segnare 5-7 touchdown
Avere un impatto fondamentale sui giochi chiave, nei momenti più fisici e tattici della stagione
IN CONCLUSIONE
Cam Skattebo è un giocatore da football “vero”. Non ti farà saltare sul divano con una corsa da 70 yard, ma potrebbe essere quello che converte il 3° & 1 decisivo nel freddo di un dicembre newyorkese. E nel gioco di oggi - sempre più schematico e meno istintivo - un RB così è oro.